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Le regole del bollo sui fondi comuni

Con l’approvazione della manovra finanziaria, il nuovo governo ha introdotto, a partire da quest’anno, il pagamento del bollo per tutti gli investimenti finanziari, compresi i fondi comuni. Vediamo quanto si paga. (Analisi al 13/01/2012)

· Come anticipato su Fondi Comuni n° 178, per tutti i fondi, presenti o no in un deposito titoli, per il 2012 il bollo è pari allo 0,1% annuo, con un minimo di 34,2 euro e un massimo di 1.200 euro. Dal 2013 il bollo sale allo 0,15% annuo, con un minimo di 34,2 euro.

· Le percentuali vengono applicate sul valore di mercato dei fondi al momento dell’invio del rendiconto periodico. Se il rendiconto non viene materialmente inviato, la tassa sarà comunque calcolata e fatta pagare una volta l’anno.

· È una tassa nuova per chi fino al 2011 chiedeva l’inserimento dei fondi comuni in un certificato cumulativo, e evitava, legittimamente, il bollo sul deposito titoli. Nulla cambia, invece, per chi aveva già i fondi nel proprio deposito titoli e aveva investimenti complessivi per un massimo di 22.800 euro: 34,2 euro all’anno pagava prima e 34,2 euro ogni anno pagherà d’ora in avanti.

· Nella tabella abbiamo fatto degli esempi di calcolo. Come potete notare, il minimo fa sì che per importi piccoli l’impatto reale della tassa sia superiore rispetto al nominale (0,34% per 5.000 euro investiti).

· Restano comunque dei dubbi sull’applicazione delle norme che dovrebbero essere risolti con i decreti attuativi del Ministero delle finanze e dall’Agenzia delle entrate

 

IL VALORE DEL NUOVO BOLLO SUI FONDI
Ammontare investito Bollo annuo nel 2012 e imposta realeBollo annuo dal 2013 e imposta reale
10.000 euro 34,2 euro (0,34%)34,2 euro (0,34%)
50.000 euro 50 euro (0,10%)75 euro (0,15%)
100.000 euro 100 euro (0,10%)150 euro (0,15%)
1.500.000 euro 1.200 euro (0,08%)2.250 euro (0,15%)

· Per esempio, bisognerà verificare se è confermato che non si effettua il cumulo dei valori tra diversi depositi. Se così fosse chi ha investito 20.000 euro in fondi depositati presso la banca e altri 20.000 euro in un certificato cumulativo rischia di pagare 34,2 euro sul primo deposito e 34,2 euro sul secondo, per un totale di 68,4 euro. Si tratterebbe di un valore superiore ai 40 euro (60 euro dal 2013) che si pagherebbero avendo, invece, tutto in un unico deposito. Le stesse valutazioni valgono anche per fondi in conti titoli intestati diversamente (per esempio ad A e ad A+B). Se siete in questa situazione, cominciate a pensare di concentrare gli investimenti presso un solo intermediario.

Oltre al bollo, anche l’aumento delle tasse
Dal 1° gennaio 2012 la tassazione delle rendite finanziarie è passata dal 12,5% al 20%, tranne che per titoli di Stato e i bond di enti sovranazionali. Se avete acquistato un fondo azionario, al momento della vendita i guadagni saranno tassati al 20%. Se, invece, avete un fondo bilanciato o obbligazionario, la tassazione dipenderà dalle caratteristiche del portafoglio del fondo. In pratica, se in passato il fondo ha investito il 50% in titoli di Stato e il 50% in azioni (si calcola al momento della redazione degli ultimi due rendiconti precedenti al semestre in cui vendete), la tassazione sarà pari al 16,25% (la media tra il 20% e il 12,5%). Le stesse regole valgono anche per gli Etf. Parleremo presto ancora di fisco e affrancamento.

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